martedì 25 luglio 2006

Mo' Figghiu U' Scienziatu

Stamattina sono riuscito ad alzarmi presto ed andare a correre. A differenza di Riva del Garda, niente stangone in giro. A quell’ora, solo qualche venditore di panini con il wurstel e patatine fritte, basso, grasso e peloso. E’ ancora vivo il ricordo dell’arrivo a Scoglitti del primo venditore ambulante di wurstel (viustel), hamburger (abucher) e patatine fritte. Fu un’estate di circa trent’anni fa: una sera, in piazza Sorelle Arduino, si materializzò dal nulla un camioncino bianco con due tizi (fratelli ? amici ? padre e figlio ?) che dopo anni da emigranti in Germania avevano deciso di tentare la fortuna in terra patria. E fu il trionfo. Orde di ragazzini urlanti si accalcavano ogni sera sotto il camioncino, mentre i due, ricoperti di sudore per il caldo estivo e quelle delle griglie e delle piastre roventi, sfornavano panini e patatine a un ritmo inconcepibile per un essere umano. Non si capiva se a sfrigolare sulle piastre fosse più il grasso che colava dalla hamburger e wurstel o quello dei loro corpi. I bambini si ingozzavano e i due si arricchivano. Credo che il primo anno di attività tirarono su abbastanza soldi per comprarsi casa e avere una modesta rendita per tutta la vita. L’anno seguente si ripresentarono, un po’ più ripuliti, ma già la concorrenza aveva reso il mercato meno lucroso. Dopo pochi anni sparirono del tutto dalla circolazione. Credo che prima di andare definitivamente in pensione, pentiti del loro contributo massiccio allo sterminio dei maiali e all’obesità dei bimbi, abbiano aperto un’associazione dedita alla promozione del sedano crudo.
Notizia dell’ultima ora: mio fratello ha scoperto la cura dell’Aids. Lui minimizza, schermandosi dietro frasi scientifiche complicate, e adesso si sta nascondendo da orde di giornalisti affamati di notizie che lo cercano in giro per l’Italia (ma lui, furbo, è scappato a Grenoble). Comunque, è uscita un’ANSA e la notizia è passata al TG1 del mattino e alla radio (intervista). Mofrà, non fare il modesto e goditi un po’ i frutti del tuo duro lavoro. Soprattutto, qualsiasi contributo al diritto di scopare senza troppe angosce è sempre ben accetto. Ma voi, giovini, mettete sempre il preservativo, perché anche quando Mofrà avrà scoperto la cura definitiva ci saranno sempre un sacco di malattie in giro.

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