domenica 23 luglio 2006

Run Like a Mule

Ho conosciuto un tizio che fa il cuoco di professione e ha una passione sfrenata per la montagna. E’ stato alpino. Qualche anno fa ha saputo che gli alpini di una zona dell’Alto Adige che ora non ricordo avevano deciso di sopprimere una mula per raggiunti limiti di età. Indignato per lo scarso rispetto nei confronti di un animale che sì fedelmente aveva servito il corpo per tanti anni, ha chiesto e ottenuto di portarlo con sé. La mula ha così vissuto ancora per diversi anni, godendo di una pensione dorata nella campagna del suo protettore. L’anno scorso l’animale è stato ricevuto con tutti gli onori dal circolo ufficiali di Merano, sfilando davanti ad alpini – e alpine – entusiasti. Poi un paio di mesi fa ha deciso di andarsene nel paradiso dei muli. Una prece.
Stamane, contro ogni previsione, mi sono alzato alle sette di mattina e sono andato a correre sul lungolago di Riva. Pensavo di essere solo come un pazzo. E invece, pieno così di ragazze. Tutte alte, tutte belle, tutte bionde. Come poco più tardi mi ha spiegato la barista del “Lapaz”, nuovo luogo trendy rivano, l’uomo medio (cioè io) è pigro, quindi non ce la fa ad alzarsi così presto per andare a fare sport. Le donne invece sono più attive e – parole sue – un po’ fissate. Se siete giovani e scapoli, venite a Riva d’estate, uscite la mattina presto per andare a fare un po’ di footing. Poi andate a tacchinare le bariste, a cui sarà già passata l’incazzatura per la sveglia mattutina e non sarà ancora venuta quella per i clienti e il caldo. Però rappellatevi le parole di lu monace: “mai più de una e una ogne luna”.

Nessun commento: