giovedì 20 luglio 2006

Sottoterra



Ho visto American Splendor, un film del 2003 sulla vita di Harvey Pekar, autore di una - relativamente - famosa serie di fumetti underground americani, American Splendor per l'appunto, pubblicata annualmente dal 1966 e illustrata (tra gli altri) da Robert Crumb e Joe Sacco (di loro scriverò un'altra volta). Pensate che questo bizzarro personaggio, ormai 67enne, ha sempre vissuto a Cleveland, lavorando dal 1966 al 2001 (anno del suo pensionamento) nell'archivio del Veterans Hospital della città. Questo film mi ha messo a disagio, come a suo tempo mi era successo con il film-documentario sulla vita di Robert Crumb ("Crumb", di Terry Zwigoff, 1994). Da un lato c'è il fascino del lavoro di questi uomini, l'invidia per la loro bravura, per la capacità che hanno di dare espressione ai loro sentimenti e ai pensieri più folli. Dall'altro c'è la consapevolezza che queste persone non stanno per niente bene, che hanno vissuto un'infanzia disgraziata, che hanno un sacco di problemi relazionali, che hanno dei fratelli e delle sorelle più matti di loro. Disturbing lives. Quando mi metto a pensare a quello che sono e che sarei potuto essere, mi consolo dicendomi che alla fine i grandi personaggi sono tristi e paranoici e che è meglio essere uno sfigato sereno. Ma l'invidia resta.
Ieri sera Alessandra ha vinto la mia pigrizia e siamo andati al concerto di Battiato a Fiesta. Bellissimo, anche se Battiato bisogna vederlo con poca gente attorno. E ieri di gente ce n'era un sacco. Oggi è giovedì, domani è venerdì e domani sera me ne vado in feeeeeeeeeeerieeeeeeeeeeeee

Nessun commento: